POLICARBONATO (PC)
Lexan®, Makrolon®
I primi studi su questo polimero risalgono al 1928 da parte di Wallace Carothers della DuPont, ma l'inizio dello sfruttamento commerciale del materiale avviene solo intorno agli anni '60. La nascita di questo polimero è abbastanza travagliata: nel 1953 Daniel Fox della General Electric mette a punto in laboratorio la produzione di questo polimero. Nel 1954 H. Schnell della Bayer deposita il brevetto 9 giorni prima della General Electric (foto brevetto a lato). La politica interviene, e si evita uno scontro tra le due società che potrebbe avere effetti imprevedibili. Nel 1959 il policarbonato Makrolon (Bayer) viene messo in produzione. Nel 1960 è la volta del Lexan (General Electric). In entrambi i casi si tratta di policarbonato a partire da bisfenolo A.
Le applicazioni più significative si dimostrano presto le apparecchiature medicali per la dialisi e per la cardiochirurgia, per la prima infanzia e le cure domiciliari (biberon, aerosol, incubatrici). Le mutate abitudini alimentari nel mondo occidentale e degli italiani facilitano l’introduzione del policarbonato nel settore del catering. Vassoi, contenitori per alimenti, bicchieri ed altri oggetti in policarbonato si diffondono ovunque nella ristorazione collettiva ed ospedaliera grazie alla loro leggerezza ed infrangibilità, unita ad un periodo di utilizzazione praticamente illimitato. Tutto ciò, tra l’altro, mette a nudo il paradosso che dall’unione di potentissimi veleni come il fosgene (usato come arma chimica dai francesi nel 1915, dai tedeschi nel 1917 e dagli Italiani in Libia e durante la guerra d'Etiopia a partire dal 1935) e il bisfenolo A si giunge alla genesi di un materiale atossico e trasparente. Con l’avvento dei mondiali di calcio di Italia 90 diversi stadi italiani vengono parzialmente coperti con lastre alveolari trasparenti di policarbonato.
Polimerizzazione